Sacro Speco di Subiaco
Il Sacro Speco di Subiaco è monastero benedettino dove si trova la grotta dove San Benedetto da Norcia visse, per tre anni, come eremita, in solitudine e in preghiera. Oggi è ospitata all’interno di uno dei più bei monasteri d’Italia, un rido di rondine, come lo definì Papa Pio II quando lo vide.
Il Sacro Speco, ufficialmente chiamato anche Monastero di San Benedetto, è uno dei due monasteri benedettini di Subiaco abitati dai monaci dell’ordine benedettino.
Il Sacro Speco, o sacra grotta, è il luogo dove San Benedetto da Norcia visse per tre anni come un eremita a partire dal 550 d.C., all’inizio della sua vita monastica. Per molti secoli dopo San Benedetto la grotta rimase immersa nella sola vegetazione, luogo di culto e di venerazione per la popolazione della valle e per i monaci del vicino Monastero di Santa Scolastica. Il Monastero che oggi sorge intorno alla grotta fu iniziato intorno al XI secolo e conobbe circa 5 secoli di aggiunte, costruzioni e modifiche, fino ad arrivare alla moderna struttura che oggi abbellisce la valle dell’Aniene. Ogni parte del monastero venne aggiunta nel corso dei secoli, senza seguire un progetto prestabilito ma adattandosi alla conformazione della roccia e alle necessità della comunità che lo abita.
Struttura del Sacro Speco di Subiaco
Il monastero del Sacro Speco è stato costruito lungo il costone della montagna, grazie alla costruzione di strutture che, nel corso dei secoli, si sono aggiunte una sopra l’altra fino a dare la forma che oggi vediamo. Il cuore del monastero è il Sacro Speco, la grotta dove San Benedetto ha vissuto per 3 anni come eremita. Oggi la grotta si trova inglobata nella struttura del monastero ma conserva ancora la sua bellezza e l’aura di misticismo che la contraddistingue.
Vicino la grotta del Sacro Speco sorge la grotta dei pastori, luogo dove, secondo la tradizione, San Benedetto cominciò la sua opera di predicazione alla popolazione del luogo pregando con alcuni pastori che risalivano il corso del fiume Aniene fino alla sua grotta.
Sempre vicino alla grotta del Santo si trova la Cappella di San Gregorio, costruita in una terza grotta, la quale ospita l’affresco di San Francesco d’Assisi, ritratto del santo ancora in vita fatto da un novizio del monastero durante la sua visita a Subiaco nel 1223.
La Visita del Monastero di San Benedetto
Originariamente l’entrata del monastero di San Benedetto era posizionata nella parte bassa della struttura, vicino a dove si trova la grotta dei pastori e prevedeva, come primo atto di venerazione, la salita della Scala Santa in ginocchio dall’entrata fino all’ingresso del Sacro Speco.
La Chiesa Inferiore
Raggiunta la fine della Scala Santa si accede alla così detta Chiesa Inferiore, ad un’unica navata con affreschi opera della Scuola Popolare Romana nel XIV secolo, il cui maestro, all’epoca dei lavori, era il Magister Conxolus. Gli affreschi rappresentano alcune scene della vita di San benedetto, dalla sua vestizione ad opera di San Romano, ai miracoli del pane avvelenato fino alla sua morte. Da questa posizione è possibile accedere sia al Sacro Speco sia alla Cappella di San Gregorio.
Tramite la scala posta sul lato destro si sale alla parte più alta della chiesa, dove si trova, sulla destra, l’altare principale. Qui troviamo, la firma del Magister Conxulus, il quale volle lasciare il suo nome a termine dei lavori di decorazione.
La Chiesa Superiore
Dalla Chiesa Inferiore è possibile poi salire direttamente alla Chiesa Superiore, la chiesa attuale del monastero, un esempio meraviglioso di arte e decorazione medievale tra i più belli d’Italia. Appena saliti ci si trova davanti al bellissimo altare maggiore decorato con mosaici cosmateschi.
La navata che forma la chiesa è completamente affrescata e presenta due zone distinte dalla diversa altezza della volta. Ci si accede salendo due rampe di scale di fronte all’altare e attraversando due archi ogivali sorretti da colonnine.
Nella prima parte troviamo affreschi con scene della vita di San Benedetto, opera della scuola Umbro-Marchigiana del XV secolo. La seconda parte, invece, presenta affreschi della scuola senese (XIV secolo) dove viene mirabilmente riprodotta la settimana santa, partendo, lungo un percorso a spirale, dalla domenica della palme fino alla Pasqua di Resurrezione, all’Ascensione al celo e alla Pentecoste. L’arco che divide le due parti ospita una grande Crocifissione, impressionante nella sua bellezza.
Visitare il Sacro Speco
Per visitare il Sacro Speco di Subiaco non dovete fare altro che rivolgervi alle guide volontarie dei Monasteri di Subiaco a questa mail: monasterisubiaco@hotmail.com
oppure visitare il sito
http://www.monasteri-subiaco.it/visita-monasteri-subiaco